Premiati alla Mostra del Cinema di Venezia i cortometraggi degli studenti sulla violenza contro le donne: il messaggio della scuola contro la violenza di genere

Premiati alla Mostra del Cinema di Venezia i cortometraggi degli studenti sulla violenza contro le donne: il messaggio della scuola contro la violenza di genere

Il concorso nazionale "Da uno sguardo: film di studentesse e studenti sulla violenza contro le donne" si conferma come una delle iniziative più innovative di educazione e sensibilizzazione giovanile sulla violenza di genere. Promosso dai Ministeri dell'Istruzione, della Cultura e dalla Presidenza del Consiglio, quest'anno alla seconda edizione, mira a coinvolgere i giovani nel tema attraverso la creatività cinematografica e sottolinea il ruolo fondamentale della scuola nell’educazione civica, affermando che solo attraverso una formazione esperienziale e mirata si possono ottenere cambiamenti profondi e duraturi nella società.

La cerimonia di premiazione del 2025 ha avuto luogo alla Mostra del Cinema di Venezia, conferendo prestigio e visibilità al progetto. L’evento ha coinvolto autorità, operatori culturali, scuole e i giovani stessi, con la partecipazione del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che ha ribadito l’importanza di una scuola più educativa che istruttiva. La sua esortazione "Più scuola, non meno" sottolinea l'urgenza di investire nell’educazione al rispetto e nella prevenzione della violenza, sostenendo il valore delle collaborazioni interministeriali che danno forza e continuità all’iniziativa.

L'incremento del numero delle scuole partecipanti, da 136 a 240, riflette la sensibilità crescente verso il tema in tutta Italia, accompagnato da una ricca produzione di oltre 200 cortometraggi, realizzati con linguaggi diversi, spesso emotivi e simbolici. Questi lavori trattano tematiche quali la violenza fisica e psicologica, l’emancipazione, la solidarietà femminile e lo smantellamento degli stereotipi. La combinazione di cinema e scuola dimostra come l’educazione tramite strumenti audiovisivi possa stimolare la creatività dei ragazzi e promuovere una cultura di rispetto, aprendo scenari futuri per un impegno sociale e istituzionale sempre più concreto nella lotta alla violenza di genere.

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