Identità Cattolica in Italia: Dal Credo Religioso all’Appartenenza Culturale. Analisi, Numeri e Riflessi Elettorali
L'identità cattolica in Italia sta attraversando un profondo cambiamento, caratterizzato da una significativa riduzione della pratica religiosa e da un'evoluzione della fede verso una appartenenza culturale più che spirituale. Dal 2012 al 2025, la quota di italiani che si dichiarano cattolici è diminuita dal 75% al 57%, secondo dati di sondaggi e analisi di esperti come Arnaldo Ferrari Nasi. Tale fenomeno non comporta necessariamente un'abbandono totale delle radici cattoliche, ma un passaggio da una fede vissuta attivamente a un cattolicesimo identitario, espresso attraverso tradizioni, simboli e riti più che dalla partecipazione effettiva a pratiche religiose come la messa domenicale, frequentata solo da un quarto dei cattolici.nnSul piano sociale e politico emerge inoltre che molti cattolici mantengono una forte identità valoriale, influenzando le loro scelte elettorali soprattutto verso il centrodestra e Fratelli d’Italia, che fanno leva su temi tradizionali, familiari e culturali. Il rapporto delle nuove generazioni con la fede è invece caratterizzato da una crescente distanza e individualizzazione spirituale, con un calo nella partecipazione a catechismo e sacramenti.nnLe cause di questo cambiamento sono molteplici: dalla secolarizzazione e pluralismo culturale, all'individualismo, alla crisi delle istituzioni ecclesiastiche e all'impatto della globalizzazione. Per la Chiesa italiana si profila la sfida di rivolgersi a una società meno credente ma ancora legata affettivamente ai valori cattolici, configurandosi come una minoranza creativa capace di innovare e testimoniare i fondamenti della fede e cultura cattolica in un contesto in trasformazione.