
Il ruolo strategico del DPO nella scuola dell’intelligenza artificiale: tutela, governance e responsabilità
L’ingresso dell’intelligenza artificiale nelle scuole italiane ha trasformato profondamente la gestione dati e l’approccio didattico, rendendo il Data Protection Officer (DPO) una figura cruciale per la protezione della privacy e la governance digitale. L’adozione di sistemi IA comporta un aumento significativo della quantità di dati sensibili raccolti, richiedendo al DPO di garantire trasparenza, sicurezza e conformità al GDPR, in particolare in vista delle normative sempre più stringenti previste per il 2025. Il DPO non è solo un controllore formale, ma un consulente strategico che guida dirigenti, docenti e personale scolastico nel corretto utilizzo delle tecnologie, nella valutazione dei rischi e nella formazione continua della comunità educante.
La governance dei dati scolastici deve affrontare la complessità delle piattaforme digitali e degli algoritmi intelligenti, assicurando il rispetto dei diritti di studenti e famiglie tramite procedure rigorose come valutazioni d’impatto sulla protezione dei dati (DPIA) e politiche di privacy by design. Il DPO coopera strettamente con tecnici, dirigenti e istituzioni per integrare sicurezza e trasparenza, promuovendo una responsabilità condivisa che si esplica in audit regolari, tavoli di confronto e monitoraggio costante. Questo approccio coordinato è essenziale per prevenire violazioni e potenziali abusi nell’era della didattica digitale.
La sicurezza informatica rappresenta una sfida centrale: il DPO, in sinergia con i responsabili IT, implementa sistemi avanzati di autenticazione, cifratura dati e piani di risposta a incidenti informatici per ridurre il rischio di cyberattacchi. Parallelamente, tutela la privacy degli studenti, soggetti vulnerabili, assicurando trasparenza, anonimizzazione e controllo sugli strumenti biometrici. La formazione continua e la sensibilizzazione del personale, degli studenti e delle famiglie risultano indispensabili per consolidare una cultura della protezione dati che sia efficace e condivisa. Solo una scuola digitale attenta e responsabile può sfruttare le potenzialità dell’IA rispettando i diritti di tutti gli utenti coinvolti.