
Permesso Matrimoniale nella Scuola: Tutto sui Diritti e le Modalità di Fruizione per Docenti di Ruolo e Supplenti alla Luce dei Pareri ARAN
Il permesso matrimoniale nella scuola è normato principalmente dal CCNL Scuola 2006/2009 che garantisce al personale a tempo indeterminato 15 giorni consecutivi di permesso retribuito in occasione del matrimonio. Questo diritto si estende anche ai docenti supplenti, con specifiche condizioni introdotte dal CCNL Istruzione 18/01/2024, che limita l’utilizzo di tali permessi entro la durata del contratto a termine. Le modalità di fruizione prevedono che il periodo di 15 giorni sia continuativo e copra anche i giorni non lavorativi, mentre eventuali frazionamenti o spostamenti tra contratti non sono consentiti. Gli ultimi chiarimenti forniti dall’ARAN definiscono con precisione tali vincoli per uniformare l’applicazione su tutto il territorio nazionale ed evitare interpretazioni soggettive delle segreterie scolastiche.
Il permesso matrimoniale per il personale a tempo indeterminato consente un’assenza continuativa di 15 giorni, durante i quali il lavoratore percepisce regolarmente la retribuzione senza decurtazioni. La richiesta del permesso deve essere corredata da documentazione ufficiale, come la pubblicazione di matrimonio e il certificato o autocertificazione di matrimonio. Per i supplenti, il diritto è subordinato alla durata effettiva del contratto e non è possibile accumulare o trasferire giorni residui di permesso tra diversi incarichi scolastici. La normativa, sostenuta da pareri ufficiali ARAN, protegge così i diritti del personale pur nel rispetto delle caratteristiche particolari dei contratti a termine.
Le criticità più frequenti riguardano la modalità di fruizione, in particolare per i contratti brevi o consecutivi con istituti diversi, e i casi controversi come unioni civili, matrimoni all’estero o assenze in periodi festivi. Gli esperti consigliano di attenersi alle fonti contrattuali e di effettuare richieste scritte per ogni variazione. Le procedure di presentazione sono standardizzate: domanda anticipata al Dirigente, documentazione a supporto e verifica da parte della segreteria. Complessivamente, il quadro appare oggi molto più chiaro e si auspica che la trasparenza amministrativa continui a migliorare il rapporto tra esigenze lavorative e vita privata per il personale scolastico.