Pensione di vecchiaia: Realtà e prospettive sul sistema dei contributi in Italia

Pensione di vecchiaia: Realtà e prospettive sul sistema dei contributi in Italia

Il sistema pensionistico italiano si fonda su un modello a ripartizione, in cui i contributi versati dai lavoratori attivi vengono impiegati immediatamente per pagare le pensioni in corso, senza accumulo di capitale individuale. Questo principio di solidarietà intergenerazionale, nato nel secondo dopoguerra per motivi di equità, oggi mostra debolezze profonde, aggravate dall'invecchiamento della popolazione e dal decremento della forza lavoro, come evidenziato dai dati ISTAT. Il rapporto tra lavoratori e pensionati tende a ridursi drasticamente, aumentando la pressione finanziaria sul sistema. Le trattenute previdenziali, che ammontano a circa il 33% dello stipendio lordo (9% a carico del lavoratore e il resto del datore di lavoro), non garantiscono una restituzione proporzionale, alimentando sfiducia soprattutto nei giovani. L'INPS, privo di una vera cassa previdenziale, si trova in difficoltà gestionali e finanziarie, dovendo far fronte a disavanzi con trasferimenti statali, compromettendo la sostenibilità futura. Massimo Taddei smonta il mito dei contributi individuali accumulati e invita a una maggiore consapevolezza pubblica. Le proposte di riforma spaziano da un sistema misto di ripartizione e capitalizzazione, aumento graduale dell'età pensionabile, a politiche per incrementare natalità e immigrazione. È urgente un dibattito sociale trasparente per garantire equità e sostenibilità a lungo termine, restituendo fiducia a chi temono per il proprio futuro pensionistico.

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