Sindacati contro la Manovra 2025: faccia a faccia autunnale sul futuro di salari, Irpef e lavoro pubblico

Sindacati contro la Manovra 2025: faccia a faccia autunnale sul futuro di salari, Irpef e lavoro pubblico

Il dibattito sulla Legge di Bilancio 2025 giunge in un momento critico per l'economia italiana, caratterizzato dalla stagnazione del PIL e dal potere d'acquisto dei salari in difficoltà. L'inflazione, seppur diminuita, continua a erodere le risorse delle famiglie, mentre i salari reali restano sostanzialmente fermi, alimentando preoccupazioni diffuse nel mondo del lavoro. In questa cornice, i sindacati si preparano a un autunno di confronto acceso con il Governo Meloni, focalizzando le proprie richieste su questioni fondamentali come la restituzione del "fiscal drag", il taglio dell'Irpef e la tutela dei lavoratori pubblici, consapevoli della necessità di garantire equità sociale e rilanciare la crescita economica. Tradizionalmente, l'autunno è teatro di un rituale confronto tra sindacati e Governo, definito come "manfrina autunnale", che quest'anno vede Cgil, Cisl e Uil convergere su alcune battaglie comuni nonostante persistano divisioni su modalità di protesta e specifiche misure. Maurizio Landini, leader della Cgil, mette l'accento sull'importanza di eliminare il fiscal drag, criticando i tagli parziali all'Irpef e sollecitando un piano strutturale per migliorare concretamente i salari reali. Parallelamente, il Governo Meloni propone una serie di interventi fiscali, tra cui una revisione degli scaglioni Irpef, misure contro l'evasione fiscale e incentivi per imprese, ma le modalità di finanziamento rimangono incerte e il dialogo con i sindacati è cruciale per evitare proteste sociali. La Uil insiste in particolare sulla tutela dei lavoratori pubblici, opponendosi a possibili penalizzazioni salariali o blocchi contrattuali, e sottolineando che il risparmio sulla spesa pubblica non deve compromettere i servizi essenziali. L’imminente autunno potrebbe dunque vedere manifestazioni e scioperi, mentre i sindacati cercano nuove strategie per mobilitare un consenso lavorativo spesso scettico. Infine, l'efficacia della manovra si misurerà sugli effetti concreti su famiglie, salari e consumi, con i sindacati che chiedono un patto sociale per concertare le politiche fiscali e superare la stagnazione economica e sociale. La sfida per il Governo e le parti sociali è trovare un equilibrio che coniughi disciplina finanziaria e giustizia redistributiva, salvaguardando i valori di lavoro, equità e solidarietà indispensabili per il futuro del Paese.

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