
Trappist-1e: Il mondo più simile alla Terra a soli 40 anni luce, tra scoperte rivoluzionarie e nuove prospettive di abitabilità
Il sistema planetario Trappist-1, scoperto meno di dieci anni fa, ha rivoluzionato la ricerca degli esopianeti abitabili. Composto da sette pianeti rocciosi che orbitano attorno a una nana rossa ultrafredda a 40 anni luce dalla Terra, presenta numerosi mondi nella fascia abitabile, ovvero dove l'acqua può esistere liquida. Tra questi, Trappist-1e emerge come il pianeta più simile alla Terra per massa, dimensioni e potenziale presenza di acqua liquida, attirando l'interesse della comunità scientifica in cerca di gemelli terrestri.
Le osservazioni avanzate del telescopio James Webb hanno fornito dati rivoluzionari sull’atmosfera di Trappist-1e, rivelando una composizione ricca di azoto molecolare. Questa caratteristica è cruciale poiché l'azoto contribuisce alla stabilità chimico-termica e serve da protezione contro le radiazioni, condizioni simili a quelle terrestri. Inoltre, l'assenza di elevate concentrazioni di anidride carbonica esclude scenari di effetto serra estremo, come su Venere, aumentando le prospettive di abitarità e di cicli climatici favorevoli sul pianeta.
Queste scoperte stanno influenzando le teorie di formazione planetaria, dimostrando che pianeti rocciosi con atmosfere complesse possono esistere anche attorno a nane rosse ultrafredde. Trappist-1e rappresenta un modello di studio per esopianeti abitabili e rimane un obiettivo primario per future missioni e osservazioni. Sebbene la distanza renda ancora impossibili analisi dirette, i dati attuali alimentano la speranza di trovare forme di vita oltre il nostro sistema solare e spingono a ridefinire i criteri di abitabilità nel cosmo.