
Viaggi d’istruzione e nuovo Codice degli appalti: tutte le novità per le scuole e le istruzioni operative attese
I viaggi d’istruzione rappresentano da sempre un momento rilevante per la formazione degli studenti, ma la nuova normativa sugli appalti, in vigore dal 2024, introduce cambiamenti significativi che impattano sull’organizzazione di queste attività. Le scuole devono adeguarsi a procedure più complesse e formalizzate, con obblighi di qualificazione per gli appalti sopra i 140.000 euro e una maggiore attenzione a trasparenza e tracciabilità. La complessità normativa rischia di appesantire l’organizzazione dei viaggi, richiedendo competenze amministrative specialistiche e rischiando di limitare la capacità educativa degli istituti.
Per mitigare questi effetti, l’ANAC ha concesso una deroga fino al 31 maggio 2025, che consente alle scuole maggiore flessibilità nel gestire i viaggi senza applicare completamente le nuove regole. Inoltre, con il dPCM n. 185/2024, la gestione amministrativa e contabile viene centralizzata presso gli Uffici Scolastici Regionali (USR), con compiti di supporto, gestione delle gare e rapporti con i fornitori. Tuttavia, restano dubbi sulla tempestività e sull’articolazione dei servizi, nonché sulle responsabilità residue delle singole scuole.
Infine, la Legge di bilancio 2025 prevede l’assunzione di 101 unità di personale amministrativo per gli USR, cercando di risolvere la carenza di figure specializzate. Nonostante ciò, le scuole segnalano l’urgenza di istruzioni operative chiare per evitare ritardi e incertezze nella programmazione. Il dialogo tra istituzioni e scuole appare essenziale per garantire che le nuove norme non ostacolino l’esperienza formativa dei viaggi d’istruzione, preservandone il valore educativo e sociale.