Nuove Prospettive sui Commerci dell’Antica Sardegna: Il Racconto delle Statuette in Bronzo

Nuove Prospettive sui Commerci dell’Antica Sardegna: Il Racconto delle Statuette in Bronzo

L'analisi chimica di 48 bronzetti nuragici provenienti da tre siti archeologici chiave della Sardegna ha rivoluzionato la comprensione delle reti commerciali mediterranee durante la transizione tra l'età del bronzo e del ferro. Coordinata dal Centro Curt Engelhorn di Mannheim e dall’Università di Aarhus, questa ricerca ha rivelato la complessità degli scambi materiali e culturali che vedevano l’isola come un crocevia strategico. Le statuette, oltre a essere offerte votive nei santuari nuragici, costituiscono indizi preziosi sulla composizione metallurgica dei manufatti, indicando l’esistenza di rotte commerciali a lunga distanza che approntavano non solo rame locale, ma anche stagno e piombo importati da Iberia, area tirrenica e Mediterraneo orientale.

Storicamente, la Sardegna nuragica si configura come un nodo attivo fra diverse civiltà mediterranee, coinvolta in produzioni di alto livello tecnico e riti religiosi il cui prestigio era radicato anche nella provenienza dei materiali. Le analisi spettrometriche e il confronto con fonti minerarie note hanno permesso di mappare ‘‘strade invisibili’’ di commercianti e mediatori, confermando l’ampiezza e sofisticazione di queste reti. Questi risultati si inscrivono in un contesto multidisciplinare arricchito dalla collaborazione internazionale, evidenziando come la ricerca scientifica moderna possa ridefinire paradigmi storici e archeologici consolidati, superando visioni isolate e arricchendo la narrazione del Mediterraneo antico.

Il progetto conferma inoltre l’importanza della Sardegna come cerniera geopolitica e culturale, dove si incrociano e si rinnovano idee, tecnologie e materie prime. Il lavoro congiunto delle istituzioni europee ha facilitato una sinergia metodologica innovativa, accrescendo il valore archeologico dei reperti e la loro capacità di raccontare non solo la storia locale, ma ampie dinamiche transregionali. Le prospettive future includono ulteriori studi interdisciplinari, la valorizzazione del patrimonio culturale sardo e un rafforzato dialogo tra archeologia e scienze naturali, per rinnovare la conoscenza della Sardegna nel complesso mosaico del Mediterraneo antico.

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