
Il mistero genetico di Ötzi: nuove rivelazioni sul Dna della mummia delle Alpi
Il recente studio condotto dall’Eurac Research di Bolzano ha svelato sorprendenti novità sul Dna di Ötzi, la celebre mummia delle Alpi, rivelando che il suo patrimonio genetico è sostanzialmente differente da quello degli altri 47 abitanti preistorici delle Alpi del Trentino Alto-Adige. Questa scoperta suggerisce che Ötzi rappresentasse un ramo genetico isolato, non mescolato con le popolazioni circostanti, probabilmente a causa di barriere geografiche e culturali. Le analisi hanno mostrato l’assenza nel genoma di Ötzi del cromosoma Y e del Dna mitocondriale tipici degli altri individui preistorici analizzati, confermando la sua unicità genetica. Collegamenti genetici sono stati individuati con popolazioni delle regioni russe e anatoliche, indicando che parte degli antenati di Ötzi proveniva da migrazioni euroasiatiche, anche se queste influenze sembrano aver avuto un impatto limitato sulle popolazioni alpine a causa delle difficili condizioni ambientali e di uno stile di vita autosufficiente. Queste evidenze rivoluzionano il quadro tradizionale del popolamento alpino, mostrando che le popolazioni preistoriche erano probabilmente costituite da sub-popolazioni geneticamente distinte con linee evolutive parallele. La genetica paleontologica delle Alpi, quindi, offre nuove prospettive per studiare le micro-migrazioni e i processi di isolamento locale, aprendo la strada ad approfondimenti futuri fondamentali per comprendere l’evoluzione umana in Europa. In sintesi, il Dna solitario di Ötzi evidenzia la complessità e la varietà genetica delle antiche popolazioni alpine, offrendo una chiave preziosa per ricostruire la storia delle migrazioni preistoriche e dei loro rami spesso dimenticati.