
Il divieto dei cellulari a scuola: la svolta educativa secondo Schettini e la normativa in vigore dal 2025
Il divieto dell'uso dei cellulari nelle scuole superiori italiane, in vigore dal 1° settembre 2025, segna un momento cruciale nell'educazione nazionale, con l'obiettivo di ristabilire un ambiente di apprendimento più autentico e meno distratto. La normativa mira a ridurre fenomeni come la distrazione, il cyberbullismo e la dipendenza da smartphone, promuovendo l'interazione sociale e la concentrazione degli studenti. Questa misura è supportata da figure autorevoli come Vincenzo Schettini, docente e influencer, che denuncia come il cellulare abbia corrotto "un posto puro," sottolineando l'importanza di recuperare la socialità diretta e la collaborazione umana in aula.
Il provvedimento incontra un consenso significativo tra gli insegnanti, i quali evidenziano le difficoltà nell'utilizzo incontrollato dei dispositivi mobili e accolgono il divieto come un'opportunità per valorizzare la relazione educativa. Tuttavia, per gli studenti la normativa rappresenta una sfida, dato il forte legame con la tecnologia: per questo molte scuole stanno predisponendo programmi di educazione digitale per favorire la consapevolezza sull'uso equilibrato delle tecnologie e incoraggiare momenti di disconnessione e socialità "offline." La Provincia di Bari si distingue come esempio virtuoso nell'adozione rigorosa e partecipata della misura, tramite incontri con famiglie, esperti e iniziative di formazione.
A livello europeo, l'Italia si inserisce in un trend simile a quello di Francia e Grecia, conciliando però innovazione e tradizione educativa attraverso una regolamentazione controllata dell'uso tecnologico in classe. Pur tra critiche che invitano a una maggiore formazione e sensibilizzazione anziché a semplici divieti, la nuova normativa apre la strada verso una scuola più interattiva, inclusiva e responsabile, capace di integrare efficacemente tecnologia e crescita personale, con un ruolo chiave svolto da influencer scolastici come Schettini nel guidare studenti e docenti verso una cultura digitale matura.