
Edilizia scolastica: allarme dal nuovo rapporto Legambiente sulle carenze strutturali e le disuguaglianze territoriali in Italia
Il rapporto "Ecosistema Scuola 2024" di Legambiente offre una fotografia nitida e preoccupante dello stato dell'edilizia scolastica italiana, mettendo in evidenza gravi carenze strutturali e marcate disuguaglianze territoriali. Solo meno della metà degli edifici possiede il certificato di agibilità e un collado statico aggiornato, con situazioni ancor più critiche nelle zone a rischio sismico, dove meno del 15% delle scuole rispetta la normativa antisismica. Questi dati confermano che milioni di studenti frequentano edifici non sicuri, spesso vetusti e privi di adeguati interventi di manutenzione o di efficientamento energetico.
Le disuguaglianze tra Nord, Centro e Sud emergono come un fattore critico, con il Mezzogiorno e le aree interne penalizzate da scarso investimento e maggiore vetustà degli edifici scolastici. La mancanza di certificazioni di sicurezza, l'insufficiente attenzione all'adeguamento antisismico e la scarsità di interventi sull'efficienza energetica limitano l'equità e la qualità dell'ambiente educativo in varie regioni. Inoltre, la diagnostica strutturale, come i controlli sui solai, è spesso trascurata, aumentando i rischi per studenti e personale scolastico.
Il rapporto sottolinea la necessità di un cambio di paradigma e di azioni concrete, come una mappatura dettagliata degli edifici, piani straordinari per adeguamenti antisismici, investimenti sull'efficienza energetica e programmi di manutenzione continuativa. Solo attraverso una gestione più trasparente, efficiente e partecipata sarà possibile garantire scuole sicure, sostenibili e inclusive, eliminando le disuguaglianze territoriali e proteggendo il futuro dei giovani e del Paese.