
La sorprendente inversione dei campi magnetici attorno al buco nero M87*: nuove sfide per la teoria
La recente scoperta dell'inversione dei campi magnetici attorno al buco nero supermassiccio M87*, rilevata tra il 2017 e il 2021 dall'Event Horizon Telescope (EHT), rappresenta un evento epocale nell'astrofisica moderna. Questo fenomeno, che ha visto una completa inversione della polarità dei campi magnetici in soli quattro anni, contraddice modelli teorici precedenti che prevedevano stabilità su scale temporali molto più lunghe. Grazie alla collaborazione internazionale coordinata dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) e grazie al contributo significativo dell'Italia tramite enti come INAF e Università di Bologna, sono state raccolte immagini ad altissima risoluzione e dati polarimetrici che hanno permesso di comprendere meglio le dinamiche magnetiche intorno all'orizzonte degli eventi. Questo ribaltamento magnetico influenza direttamente i processi di accrescimento della materia, la formazione e direzione dei getti relativistici, e le condizioni del plasma vicino al buco nero, aprendo nuove prospettive teoriche e sfide nella comprensione della fisica in condizioni estreme. Le nuove interpretazioni teoriche stanno esplorando meccanismi di turbolenza, risonanza magnetica e variazioni veloci nell'apporto di materia, cercando di integrare queste osservazioni nel quadro della fisica fondamentale. Inoltre, la scoperta stimola lo sviluppo di nuove tecnologie di imaging e gestione dati, con ricadute potenziali in diagnostica medica e missioni spaziali. Questo evento segna l'inizio di una nuova era per l'astrofisica, sottolineando l'importanza della collaborazione internazionale e della continua innovazione scientifica.