Riforma delle pensioni 2025: le proposte della Uil, dall’Opzione donna ai giovani e il dibattito sulla flessibilità

La riforma delle pensioni 2025 rappresenta un tema cruciale nell'agenda politica italiana, con la Uil che sollecita al Governo un confronto urgente per costruire un sistema pensionistico più equo e sostenibile. Al centro delle proposte sindacali spiccano la pensione di garanzia per i giovani, pensata per garantire un assegno minimo anche a chi ha carriere lavorative frammentate, e la flessibilità pensionistica a partire dai 63 anni, che mira a permettere un'uscita dal lavoro più graduale e senza penalizzazioni eccessive. La Uil chiede inoltre l'estensione e il rafforzamento dell'Ape sociale e di Opzione donna, due strumenti chiave per tutelare categorie vulnerabili e valorizzare il lavoro femminile e di cura.

Le proposte Uil includono anche un'idea innovativa come il servizio civile per pensionati attivi, che punta a valorizzare l'esperienza degli anziani attraverso attività di volontariato e supporto sociale, rafforzando così la coesione generazionale e il welfare locale. Tuttavia, la Uil esprime preoccupazioni per l'aumento della spesa assistenziale che potrebbe sottrarre risorse importanti al sistema previdenziale, sottolineando la necessità di una netta distinzione tra spesa assistenziale e previdenziale per garantire la sostenibilità delle pensioni.

Il dibattito parlamentare sarà determinante per dare seguito a queste proposte, che si inseriscono in un contesto europeo di modelli pensionistici sempre più flessibili e inclusivi. La riforma mira a contemperare equità, sostenibilità e attenzione alle nuove generazioni, anticipando un'uscita dal lavoro che riconosca le difficoltà delle carriere e valorizzi il contributo delle donne e dei lavoratori più fragili, allineandosi alle migliori prassi comunitarie.