Pensione 2026: Assegno Sociale per chi non ha mai lavorato – Requisiti, importi aggiornati e novità

Pensione 2026: Assegno Sociale per chi non ha mai lavorato – Requisiti, importi aggiornati e novità

Il sistema pensionistico italiano nel 2026 subisce importanti aggiornamenti, focalizzandosi in particolare sull’assegno sociale destinato a chi non ha mai lavorato o non ha contributi sufficienti. Questa prestazione, pur non essendo tecnicamente una pensione, rappresenta un sostegno minimo essenziale per le persone ultrasessantenni in difficoltà economica, con un’età minima fissata a 67 anni e requisiti stringenti su residenza, cittadinanza e reddito. L'importo mensile dell'assegno sociale per il 2026 è stato aumentato dell’1,7%, passando a 547,82 euro, garantendo un adeguato aggiornamento al costo della vita, mentre il limite di reddito personale non deve superare i 7.121 euro, con una soglia coniugale di 14.242 euro. La riforma pensionistica del 2026 conferma che l’assegno sociale è l’unica forma pubblica di tutela per chi è privo di contributi, senza prevedere nuovi strumenti o quote pre-pensionamento. La procedura di richiesta è gestita dall’INPS e richiede una accurata documentazione, con verifiche annuali per garantire il rispetto dei requisiti reddituali e di residenza. In sintesi, chiunque abbia almeno 67 anni, risieda stabilmente in Italia, e non superi determinati limiti di reddito può accedere a questa forma di assistenza economica, ma è importante distinguere l’assegno sociale dalla pensione minima, quest’ultima disponibile solo per chi ha versato contributi.

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