
Divieto di Smartphone a Scuola: Dilemma Pagamenti e Vecchie Abitudini a Confronto
La nota ministeriale 5274 del luglio 2024 ha imposto il divieto generalizzato di smartphone nelle scuole italiane, motivando scelte rivolte a migliorare la concentrazione e la sicurezza degli studenti. Questo intervento ha avuto ripercussioni significative sull’uso dei dispositivi digitali per i pagamenti della merenda, una pratica ormai diffusa e apprezzata per comodità e tracciabilità. In assenza degli smartphone, molti studenti e famiglie si sono trovati a dover adottare metodi tradizionali come contanti o tessere elettroniche, con evidenti criticità legate a sicurezza e praticità. Alcune scuole, come il Liceo Artistico “Boccioni”, hanno scelto di derogare il divieto permettendo l’uso limitato degli smartphone per i pagamenti NFC, mentre altre, come l’IIS Celso Ulpiani, hanno mantenuto regole ferree in materia, imponendo metodi alternativi. Il ritorno a sistemi di pagamento più tradizionali ha aperto un dibattito sull’equilibrio tra innovazione tecnologica, rispetto delle normative e qualità della vita scolastica. Si ipotizza anche l’introduzione di smartcard multifunzionali o dispositivi wearable come soluzioni future, per coniugare sicurezza, tracciabilità e comodità. Nel complesso, il settore scolastico affronta una sfida fondamentale nel definire modalità di pagamento efficienti, compatibili con le nuove regole, e che rispondano alle esigenze di studenti, famiglie e istituti.