
Roma, Scuola e Società Civile in Piazze e Aule: Voci e Proposte per Fermare il Massacro a Gaza
Negli ultimi mesi, il conflitto israelo-palestinese ha suscitato una forte mobilitazione in Italia, culminata nella manifestazione del 22 settembre 2025 a Roma. In questa giornata, scuole, sindacati, studenti, insegnanti e associazioni della società civile si sono uniti per chiedere l'interruzione della strage a Gaza e per promuovere un impegno concreto del governo italiano a livello internazionale. Scioperi nelle scuole organizzati dai sindacati USB e CUB hanno voluto sottolineare il valore dell'istruzione e della protezione dei giovani palestinesi, mentre nelle piazze si sono alzate voci di solidarietà e richieste di pace.
La manifestazione ha visto una significativa partecipazione di studenti di tutte le età, con particolare attenzione ai temi del diritto allo studio, della libertà di espressione e dell'inclusione. Le organizzazioni femministe come "Non Una di Meno" hanno evidenziato la sofferenza delle famiglie di Gaza, dando impulso a un impegno civile costante e trasversale. L'adesione varia delle scuole ha dimostrato la vitalità del tessuto educativo romano e italiano, capace di trasformare momenti di crisi in occasioni di approfondimento e dibattito, riaffermando la centralità della scuola come laboratorio di cittadinanza attiva.
Infine, la mobilitazione ha aperto prospettive di cambiamento e riflessione sul ruolo della società civile e delle istituzioni. Le richieste formulate ai rappresentanti del governo italiano puntano a un intervento diplomatico efficace e a sospendere collaborazioni militari, mentre la scuola si conferma spazio fondamentale per promuovere valori di pace e diritti umani. La giornata del 22 settembre rappresenta quindi un punto di svolta, segnalando la possibilità di un dialogo costruttivo e di una partecipazione attiva in futuro, in cui il messaggio di solidarietà agli innocenti di Gaza sia centrale nelle azioni politiche e sociali.