
Regolamento Eudr e Deforestazione: Confagricoltura e Federlegnoarredo Chiedono Semplificazioni all'UE
Il Regolamento Eudr sulla deforestazione globale, che entrerà in vigore il 30 dicembre 2025, mira a garantire che il legno e i suoi derivati commercializzati nell’UE provengano da filiere sostenibili e certificate. Questa normativa impone obblighi stringenti su tracciabilità, certificazione e rispetto dei criteri ambientali lungo tutta la filiera, coinvolgendo produttori, distributori e operatori. In risposta, Confagricoltura e Federlegnoarredo, rappresentative del settore legno-arredo italiano, hanno espresso preoccupazioni significative orientate alla necessità di semplificazioni e correzioni, evidenziando l’impatto economico e operativo soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI), cuore pulsante del comparto italiano.
Le stime indicano che i costi di conformità per adattarsi al Regolamento Eudr potrebbero oscillare tra 175 milioni e 2,6 miliardi di euro annui, includendo spese per certificazioni, investimenti tecnologici, auditing e formazione del personale. Le PMI rischiano di affrontare un onere insostenibile a causa di procedure burocratiche complesse e sistemi di tracciabilità informatizzati, ponendo il settore in difficoltà competitiva rispetto ai concorrenti internazionali. Le due associazioni di categoria propongono quindi di adottare misure come la semplificazione della documentazione, sistemi informatici interoperabili, controlli a campione meno invasivi, incentivi e supporto tecnico adeguato per consentire una transizione gestibile.
L’incontro a Bruxelles con la partecipazione del ministro Lollobrigida ha marcato un momento di dialogo con la Commissione europea, richiedendo una revisione del calendario di attuazione e l’introduzione di una fase pilota per testare i nuovi processi. Le istituzioni europee sottolineano la priorità della sostenibilità ambientale; tuttavia, è fondamentale bilanciare tale esigenza con la competitività e la sopravvivenza delle imprese, soprattutto PMI. Un’azione coordinata tra aziende, associazioni e istituzioni potrebbe facilitare l’adozione di standard omogenei e un sistema di sostenibilità efficace, trasformando la sfida normativa in un’opportunità per innovare e rafforzare il settore legno-arredo italiano ed europeo.