
Record incredibile in Brasile: un giaguaro nuota per oltre 1 chilometro fino a un’isola
Nel settembre 2025, un giaguaro è riuscito a nuotare per oltre un chilometro nel bacino artificiale della diga di Serra da Mesa, in Brasile, segnando un record senza precedenti per la specie. Questo evento eccezionale è stato documentato grazie all'impiego di fototrappole che hanno catturato il percorso dell'animale, evidenziando la sua capacità di adattamento in un ambiente modificato dall'uomo, caratterizzato da ampie distese d'acqua e isole create artificialmente. Il giaguaro, noto predatore apicale dell'America Latina, si è quindi dimostrato capace di affrontare barriere acquatiche con una determinazione nuova per la specie, suggerendo la sua resilienza ambientale e la flessibilità comportamentale.
L'impresa ha profonde implicazioni scientifiche: apre la strada a nuove ricerche sull'impatto delle opere idrauliche artificiali sugli spostamenti dei grandi carnivori e sul ruolo dei corridoi ecologici tra habitat terrestri e acquatici. Le lunghe traversate in acqua rappresentano infatti strategie innovative messe in atto dal giaguaro per fronteggiare pressioni come la ricerca di cibo, territori o partner riproduttivi. Questo fenomeno potrebbe diventare più frequente in futuro, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici e della crescente frammentazione degli ambienti naturali. Inoltre, il record rafforza la posizione del giaguaro come miglior nuotatore tra i felini, grazie alle sue caratteristiche fisiche e al suo adattamento agli ambienti fluviali e paludosi.
Infine, l'evento ribadisce l'urgenza della conservazione delle popolazioni di giaguaro in Brasile e nel Sud America, incentivando la tutela dei corridoi ecologici indispensabili per garantire la connettività tra habitat e la stabilità genetica. L'uso di tecnologie moderne come fototrappole e GPS si conferma fondamentale per monitorare specie elusive e comprendere meglio le loro strategie di sopravvivenza. In questo modo, si potrà valorizzare la biodiversità e guidare le politiche di conservazione attraverso una migliore conoscenza del comportamento dei grandi predatori, per cui la natura continua a sorprenderci e a insegnarci nuovi aspetti inattesi.