Riforma della Geografia nei Tecnici: Preoccupazioni tra i Docenti, Resistenze dell'Aiig e Attese sul Quadro Orario

Riforma della Geografia nei Tecnici: Preoccupazioni tra i Docenti, Resistenze dell'Aiig e Attese sul Quadro Orario

La riforma degli istituti tecnici prevista per il 2025 ha innescato un acceso dibattito relativo al possibile drastico taglio delle ore dedicate alla Geografia, disciplina ritenuta essenziale per la formazione critica e civica degli studenti. Nonostante l'assenza di dati ufficiali chiari da parte del Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM), circolano indiscrezioni che prospettano una riduzione delle ore nel biennio da 6 a 1-2, scatenando timori tra i docenti e la comunità scolastica riguardo a un impoverimento dell'offerta formativa e a un incremento dei rischi occupazionali.

I docenti di Geografia temono la perdita di numerose cattedre, che potrebbe tradursi in esuberi e nella necessità di accettare cattedre orario esterne, con ripercussioni negative sulla continuità didattica e sulla qualità del lavoro. L’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) invita tuttavia alla cautela, definendo premature e negative le informazioni circolate fino ad oggi e sottolineando l’importanza di dati ufficiali e di un confronto trasparente con le rappresentanze.

Nel complesso, la riforma rappresenta un passaggio cruciale che richiede un dialogo costruttivo tra ministero, docenti e associazioni per garantire un equilibrio tra innovazione formativa, tutela dell'occupazione e valorizzazione della Geografia come disciplina fondamentale per la scuola italiana.

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