
TikTok in versione 'MAGA al 100%': accordo Trump-Oracle, tra controllo USA e algoritmi (non solo) in chiave politica
L'accordo firmato nel 2025 tra Donald Trump e il gruppo di investitori americani guidato da Oracle segna una svolta nella gestione di TikTok negli Stati Uniti, volte a rafforzare il controllo nazionale sulla piattaforma e i suoi algoritmi. Tale decisione nasce da timori legati alla sicurezza nazionale e al rischio che dati sensibili degli utenti americani finiscano sotto il controllo cinese tramite ByteDance. Con una nuova struttura societaria in cui Oracle guida la maggioranza e impone che i dati siano trattati su server locali, il governo USA mira a controllare i contenuti e l'algoritmo, suscitando dubbi su una possibile manipolazione politica, rappresentata ironicamente dall'ambizione di Trump di rendere l'algoritmo "MAGA al 100%".
Le trasformazioni non riguardano solo TikTok ma riflettono tendenze globali di politicizzazione dei social network, similmente a quanto avvenuto con Twitter e l'intervento di Elon Musk. Le modifiche alle raccomandazioni possono influenzare sensibilmente la pluralità informativa e la libertà di espressione, con rischi di censura e orientamento politico forzato. Sul piano geopolitico, l'accordo rappresenta un messaggio forte degli Stati Uniti contro l'espansione cinese nel settore tecnologico e genera reazioni contrastanti a livello globale.
Il futuro di TikTok USA è quindi un banco di prova per la regolamentazione digitale e la sovranità informativa in un contesto di crescente frammentazione della rete. La sfida consiste nel garantire sicurezza e autonomia nazionale senza sacrificare la trasparenza, la neutralità e la varietà del dibattito pubblico online. L'evoluzione di questo modello influenzerà inevitabilmente le strategie di gestione delle piattaforme digitali e il delicato equilibrio tra potere politico e libertà digitale nel mondo contemporaneo.