Legge di Bilancio 2025: Il Vero Banco di Prova per la Riforma Fiscale Italiana secondo Cuzzilla (Cida)

Legge di Bilancio 2025: Il Vero Banco di Prova per la Riforma Fiscale Italiana secondo Cuzzilla (Cida)

La Legge di Bilancio 2025 rappresenta un momento cruciale per il rinnovamento fiscale in Italia, evidenziato durante la dodicesima edizione dell’Osservatorio sulle entrate fiscali realizzato dal Centro studi Itinerari previdenziali. Mario Cuzzilla, presidente di Cida, ha sottolineato come questa legge non sia un semplice esercizio contabile, ma il vero banco di prova per un cambio di paradigma strutturale, capace di superare approcci emergenziali e di puntare su investimenti mirati al sostegno del ceto medio, pilastro fondamentale della crescita economica e della tenuta sociale del Paese. I dati dell’Osservatorio, pur mostrando stabilità delle entrate fiscali, richiamano l’attenzione su criticità come l’erosione della base imponibile e la difficoltà di garantire equità e progressività, aspetti che denunciano l’inefficacia dei bonus fiscali effimeri così diffusi in passato.

Cuzzilla ha criticato frontalmente tali bonus, considerandoli soluzioni di breve periodo che non favoriscono uno sviluppo duraturo e rischiano di ritardare scelte più coraggiose e strutturali. Il presidente di Cida auspica pertanto una legge di bilancio che riconosca il ruolo centrale del ceto medio, garantendo investimenti e semplificazioni fiscali che promuovano la crescita e la coesione sociale. In questo scenario, le riforme devono accompagnare una maggiore trasparenza, una lotta efficace all’evasione fiscale e una gestione più efficiente delle risorse pubbliche. La visione proposta punta a creare un rapporto meno conflittuale tra cittadini, imprese e amministrazione finanziaria, riducendo la complessità normativa.

Infine, la legge di bilancio 2025 offre l’opportunità di innovare e migliorare il sistema fiscale con interventi mirati e di lungo termine, basati sulle analisi dell’Osservatorio e sulle proposte del Centro studi Itinerari previdenziali. La prospettiva è quella di superare modelli fiscali frammentari e inefficaci, favorendo invece una politica coerente che sostenga il ceto medio, stimoli l’innovazione e renda il fisco un volano di sviluppo sostenibile, equo e trasparente. Questo approccio, secondo Cuzzilla, è indispensabile per rigenerare la capacità fiscale e socio-economica del Paese, in un contesto complesso di sfide globali e nuove esigenze sociali ed economiche.

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