Occupazione Femminile in Italia: L’Inattività Restituisce un Quadro Critico sul Mercato del Lavoro

Occupazione Femminile in Italia: L’Inattività Restituisce un Quadro Critico sul Mercato del Lavoro

L'occupazione femminile in Italia rappresenta un nodo cruciale, con l'inattività delle donne che emerge come fattore chiave nel ritardo dell'accesso al mercato del lavoro. L’Inapp, nell'ambito dell'European Social Survey, evidenzia come radicati motivi sociali, familiari e culturali ostacolino la partecipazione femminile, manifestandosi in tassi di inattività particolarmente alti rispetto alla media europea. Le donne spesso si trovano intrappolate in ruoli tradizionali di cura e servizi, con carenze nei supporti pubblici come asili nido e politiche di conciliazione, consolidando stereotipi di genere che limitano aspirazioni e opportunità professionali.

Nonostante un aumento della presenza femminile nel mercato del lavoro, che nel 2025 rappresenterà il 53% dei nuovi occupati, tale incremento non necessariamente garantisce condizioni stabili o di qualità. La diffusione del part-time involontario, che interessa il 41% delle donne giovani, e l’occupazione concentrata in settori tradizionalmente femminili e meno remunerativi, limitano la crescita economica e la sicurezza lavorativa. A ciò si aggiunge il persistente gender pay gap, con divari salariali tra il 9% e il 15%, e una sottorappresentazione femminile nelle posizioni di leadership e nei settori STEM. Queste dinamiche evidenziano un disallineamento tra alta istruzione femminile e riconoscimento economico.

Per superare queste barriere occorrono interventi strutturali mirati: potenziamento dei servizi pubblici all’infanzia, politiche di conciliazione avanzate come smart working e congedi paritari, incentivi per le imprese che promuovono la parità, e programmi formativi senza stereotipi di genere. Fondamentale è anche un cambiamento culturale per ridefinire i ruoli familiari e professionali, accompagnato da un monitoraggio costante dei dati occupazionali. Solo così si potrà rendere l’occupazione femminile stabile, qualificata e remunerata, contribuendo alla crescita economica e sociale del paese.

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