Il Liceo “G. Ferraris” di Taranto: Dichiarazione Ufficiale sulla Crisi Umanitaria a Gaza e la Difesa dei Diritti Umani

Il Liceo “G. Ferraris” di Taranto: Dichiarazione Ufficiale sulla Crisi Umanitaria a Gaza e la Difesa dei Diritti Umani

Il 4 ottobre 2025, il collegio dei docenti del Liceo Scientifico Statale “G. Ferraris” di Taranto si è distinto nel panorama educativo italiano approvando una dichiarazione ufficiale sulla grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Questo documento rappresenta un atto di forte responsabilità civica e morale, sottolineando il ruolo della scuola non solo come istituzione educativa ma anche come promotrice della cittadinanza attiva. Attraverso un ampio dibattito interno, la delibera condanna fermamente la violenza indiscriminata e le violate norme internazionali in un contesto di conflitto che ha causato oltre 60.000 vittime civili, comprese donne, bambini, anziani e operatori sanitari, e milioni di sfollati.

L’analisi dettagliata inserita nel documento evidenzia le gravi violazioni del diritto internazionale, con particolare riferimento ad azioni svolte da Israele, quali attacchi indiscriminati e blocchi agli aiuti umanitari. Questi elementi trovano riscontro in fonti umanitarie e rapporti internazionali, conferendo al testo un solido fondamento. Il liceo, inoltre, ha deciso di condividere formalmente il documento con le massime cariche istituzionali italiane, specificamente con il Presidente del Consiglio e il Ministro dell’Istruzione, auspicando una presa di posizione politica e diplomatica più incisiva. Tale scelta vuole stimolare un effetto domino nelle scuole e nella società civile, rafforzando la cultura della pace e il rispetto dei diritti umani.

Le reazioni nella comunità scolastica e nella città di Taranto sono state largamente positive, con studenti, famiglie e associazioni impegnate nel settore dei diritti umani che hanno accolto con favore l’iniziativa. La delibera si inserisce in un più ampio contesto di engagement civico delle scuole italiane e si pone come esempio virtuoso nel campo dell’educazione civica e della sensibilizzazione sulle crisi internazionali. Questo documento rappresenta quindi non solo una condanna delle atrocità in corso, ma anche un invito a una riflessione profonda sulla funzione educativa della scuola e sul suo ruolo di agente di cambiamento sociale e culturale, ponendo le basi per una società più giusta e consapevole.

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