Nicaragua e la sfida della persecuzione religiosa: il rapporto consegnato a Papa Leone XIV
Il rapporto consegnato a Papa Leone XIV durante il Giubileo dei Migranti 2025 mette in luce la gravissima situazione di persecuzione religiosa in Nicaragua, dove la Chiesa cattolica è oggetto di una repressione sistematica da parte del regime di Daniel Ortega. Dal 2019 sono stati registrati oltre mille atti ostili, che includono arresti, espulsioni, vandalismi e restrizioni severe alla libertà di culto e alle attività ecclesiastiche. Questo scenario si inserisce in un contesto di crescente autoritarismo e controllo del regime, che mira a soffocare ogni forma di opposizione e critica sociale, colpendo soprattutto la comunità cattolica, tradizionalmente impegnata nella giustizia sociale e nel sostegno alle fasce più vulnerabili.
Il dossier dettagliato è stato compilato da Martha Patricia Molina, giurista ed esule volontaria, che ha raccolto testimonianze e prove precise per documentare questa realtà drammatica e poco visibile. La presentazione del rapporto da parte di Muriel Sáenz a Papa Leone XIV ha suscitato una forte preoccupazione vaticana, spingendo la Santa Sede a considerare azioni diplomatiche e appelli internazionali per tutelare i diritti religiosi. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per monitorare, sostenere le vittime e spingere per una soluzione negoziata della crisi, con possibilità di ricorso a organismi come la Corte Penale Internazionale.
Nonostante la repressione, la comunità cattolica nicaraguense mostra forte resilienza, proseguendo il suo impegno pastorale anche in condizioni difficili e divenendo simbolo di resistenza a livello globale. Il rapporto rappresenta un punto di partenza fondamentale per un rinnovato impegno etico, religioso e politico volto a riconciliare il Nicaragua, rispettare la libertà religiosa e riaffermare la dignità umana. La situazione richiede attenzione globale, solidarietà e azioni concrete per garantire un futuro di libertà e giustizia per tutti i cittadini.