UCL ottiene numeri CAS aggiuntivi dopo aver superato la quota: sollievo per gli studenti internazionali
La University College London (UCL), rinomata università britannica, ha affrontato una situazione critica nel 2025 per l’esaurimento della propria quota di numeri CAS (Confirmation of Acceptance for Studies), essenziali per il rilascio dei visti a studenti internazionali. La domanda record ha superato di gran lunga la disponibilità iniziale, causando notevoli ritardi e incertezze per centinaia di giovani candidati provenienti da tutto il mondo. Questo documento analizza l’importanza dei numeri CAS, i motivi della scarsità, gli impatti sugli studenti e le strategie adottate per risolvere la crisi.
Il CAS è un codice univoco emesso dalle università britanniche che certifica l’ammissione allo studio e permette agli studenti di richiedere il visto studentesco. Alla UCL, la quota annuale è stabilita in base a risorse e politiche ministeriali. Nel 2025, però, l’incredibile afflusso di domande ha fatto saltare i limiti previsti, bloccando molti futuri studenti in attesa del codice necessario per finalizzare la domanda di visto, con conseguenti disagi economici, rinvii negli arrivi e ansie crescenti.
Il Ministero dell’Interno del Regno Unito è intervenuto concedendo centinaia di numeri CAS aggiuntivi a UCL, permettendo di sbloccare la situazione e tutelando il prestigio del sistema universitario britannico. Contemporaneamente, l’università ha adottato misure concrete come l’erogazione di un fondo di £1.000 per coprire le spese di "super priority" del visto, rimborsi su voli e assistenza amministrativa. Le reazioni degli studenti sono state di sollievo mista a critiche per la comunicazione tardiva, ma complessivamente il clima accademico ha beneficiato della rapida gestione. L’episodio ha stimolato riflessioni sulle future politiche di gestione delle quote CAS, auspicando maggiore flessibilità, trasparenza e prevenzione, per sostenere al meglio la crescita internazionale dell’ateneo e di tutto il Regno Unito.