Allarme Dazi USA sulla Pasta Italiana: Mastromauro (Pastai Italiani) Invoca un Impegno delle Istituzioni per Salvare l’Export
L'imposizione di un super dazio da parte degli Stati Uniti sulla pasta italiana rappresenta una grave minaccia per uno dei settori agroalimentari più simbolici e vitali dell'Italia. Gli USA costituiscono il secondo mercato mondiale per l'importazione di pasta Made in Italy, con esportazioni che nel 2024 hanno raggiunto circa 700 milioni di euro. Questa nuova barriera commerciale rischia di compromettere non solo l'economia delle grandi aziende produttrici, ma anche quella delle piccole e medie imprese e delle aziende agricole coinvolte nella filiera del grano duro. Margherita Mastromauro, presidente di Pastai Italiani e rappresentante di Unione italiana food, ha espresso forte preoccupazione per il possibile impatto socioeconomico, sottolineando la necessità di un impegno istituzionale tempestivo per tutelare il settore che incarna cultura e identità nazionale. Le istituzioni italiane, in particolare il Ministero degli Affari Esteri, hanno avviato un dialogo diplomatico con Washington nella speranza di rivedere le nuove tariffe e preservare un mercato strategico. Questa controversia si inserisce in una più ampia tendenza internazionale verso politiche protezionistiche nel commercio agroalimentare, spingendo il sistema Italia a investire in innovazione, promozione e diversificazione dei mercati. Infine, emerge la necessità cruciale di un accordo commerciale bilaterale che salvaguardi il Made in Italy, valorizzi la denominazione d'origine e consenta alla pasta italiana di continuare a essere ambasciatrice del gusto e della tradizione italiane nel mondo.