Il Senatore Chuck Grassley chiede la fine dell’OPT: Implicazioni per studenti stranieri e mercato del lavoro negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, il programma Optional Practical Training (OPT) permette agli studenti internazionali con visto F-1 di lavorare temporaneamente dopo la laurea. Recentemente, il senatore repubblicano Chuck Grassley ha chiesto la fine dell’OPT, sostenendo che questo programma minaccia i posti di lavoro degli americani e potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale. La sua posizione ha acceso un acceso dibattito politico e accademico, ponendo l’OPT al centro di questioni cruciali legate a immigrazione, mercato del lavoro e innovazione.
L’OPT consente agli studenti di acquisire esperienza pratica per un massimo di 12 mesi, estendibili a 36 per chi studia materie STEM. Nel solo anno accademico 2023/2024, quasi 250.000 studenti hanno partecipato al programma. Sebbene Grassley abbia citato dati della Federal Reserve per giustificare la sua richiesta, molti esperti sottolineano l’assenza di prove concrete che il programma aumenti la disoccupazione tra i laureati americani. Le università e associazioni internazionali difendono l’OPT come vettore di attrattiva globale e motore di innovazione tecnologica e scientifica.
Sul piano economico, l’OPT facilita il colmare delle lacune professionali in settori strategici come l’intelligenza artificiale e la biotecnologia, stimolando inoltre startup e consumi locali. Il tema della sicurezza nazionale, evocato da Grassley, è comunque sorvegliato attraverso rigidi controlli sui visti. Il futuro dell’OPT rimane incerto; mentre alcune frange politiche spingono per restrizioni, molte realtà accademiche ed economiche sostengono la necessità di preservare un programma che concilia crescita economica e talenti internazionali.