Divisioni all’interno del PPE: Il caso Ilaria Salis e la nuova geografia della politica europea

Divisioni all’interno del PPE: Il caso Ilaria Salis e la nuova geografia della politica europea

Il 7 ottobre 2025 il Parlamento Europeo ha assistito a un voto cruciale che ha salvato l’immunità di Ilaria Salis per un solo voto di scarto (306 sì contro 305 no), segnando un momento storico. Questa decisione è avvenuta in un contesto di profonda instabilità nel panorama politico europeo, caratterizzato da tensioni ideologiche, coalizioni temporanee e manovre trasversali. Il PPE, tradizionalmente un pilastro di stabilità, si trova diviso tra le leadership di Giorgia Meloni, Friedrich Merz e Ursula von der Leyen, con differenze significative tra le diverse delegazioni nazionali, in particolare tra l’area orientale polacca e le componenti occidentali. Maurizio Gasparri ha evidenziato il ruolo determinante dei rappresentanti PPE eletti in Polonia nel voto, ipotizzando accordi sottobanco e strategie a geometria variabile. La vicenda Salis non riguarda solo un singolo europarlamentare, ma riflette una crisi più ampia di rappresentanza, identità e coesione all’interno del PPE e del Parlamento Europeo in generale. Inoltre, il dibattito sull’immunità parlamentare è diventato centrale: si bilanciano esigenze di protezione dei rappresentanti con la crescente richiesta di trasparenza e accountability da parte dei cittadini. La sfida per il futuro sarà trovare nuovi equilibri e modalità di mediazione, mentre il Parlamento dovrà affrontare ulteriori questioni delicate alla luce delle profonde trasformazioni interne e del mutato scenario politico europeo.

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