L’Unione Europea Spinge Sull’Intelligenza Artificiale nei Settori Chiave: Piano da un Miliardo per la Competitività

L’Unione Europea Spinge Sull’Intelligenza Artificiale nei Settori Chiave: Piano da un Miliardo per la Competitività

Il piano strategico della Commissione Europea mira a potenziare l'adozione dell'intelligenza artificiale (IA) in Europa attraverso un investimento complessivo di un miliardo di euro. Attualmente, solo il 13,5% delle imprese europee utilizza l’IA, con un dato ancora più basso in Italia (8,2%), evidenziando un urgente bisogno di colmare il divario digitale. Le sfide principali includono una digitalizzazione frammentata, difficoltà di accesso ai finanziamenti e carente cultura digitale, specie nelle PMI. Tuttavia, l'Europa può contare su centri di eccellenza e un approccio etico alla tecnologia, favorendo la nascita di un ecosistema sovrano per stimolare innovazione e crescita."

Il piano UE si articola su quattro direttrici: investimenti mirati, sviluppo di un ecosistema sovrano di IA, supporto alle PMI e programmi di formazione e upskilling. L’obiettivo è raggiungere il 75% di adozione IA nelle imprese entro il 2030, riducendo il divario tra i Paesi membri e incentivando startup innovative. I settori chiave coinvolti sono manifatturiero, sanità digitale, agricoltura 4.0 e pubblica amministrazione, tutti strategici per migliorare produttività e qualità della vita dei cittadini. L’ecosistema sovrano punta a infrastrutture digitali avanzate, regole condivise e partnership fra università, imprese e pubblica amministrazione, favorendo la competitività europea contro Stati Uniti e Cina.

L’Italia, con ritardi nell’adozione IA dovuti a frammentazione produttiva e carenze infrastrutturali, ha l’opportunità di recuperare tramite il piano UE, investendo su filiere d’eccellenza e formazione specializzata. L’impatto atteso riguarda incrementi di produttività, innovazione nei servizi e trasformazione del mercato del lavoro con nuove figure professionali digitali. La prospettiva vede l’intelligenza artificiale come leva fondamentale per sostenibilità, autonomia tecnologica e miglioramento dei servizi pubblici, a patto di un impegno condiviso tra istituzioni, imprese e ricerca per un’adozione responsabile e inclusiva su tutto il territorio europeo.

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