
Pensioni 2025: Le Critiche di Landini al Governo e le Proposte della Cgil nella Nuova Manovra
La riforma delle pensioni per il 2025 è diventata un tema centrale nel dibattito politico italiano, con un acceso confronto tra Governo e sindacati, in particolare la CGIL. Maurizio Landini ha fortemente criticato l'attuale esecutivo per non aver abolito la legge Fornero e per aver peggiorato la previdenza, aggravando le disuguaglianze. Queste critiche hanno portato a una manifestazione nazionale indetta dalla CGIL il 25 ottobre, convocando lavoratori e pensionati per chiedere una riforma più giusta e inclusiva.
Parallelamente, la Fnp-Cisl ha proposto l'introduzione di crediti previdenziali per i caregiver, riconoscendo così il valore del lavoro di cura ai fini pensionistici. Tuttavia, la manovra finanziaria del Governo appare ancora insufficiente, con misure limitate che non offrono una riforma strutturale e lasciano inalterata la legge Fornero, anche nel 2025. La mancanza di cambiamenti sostanziali alimenta incertezza e malcontento, rafforzando le proteste sociali e il ruolo dei sindacati nella difesa dei diritti previdenziali.
La CGIL, attraverso Landini, ha avanzato proposte concrete come la pensione di garanzia per i giovani, il riconoscimento dei lavori usuranti, l'adeguamento delle pensioni minime e meccanismi più flessibili per la pensione anticipata. L'informazione riveste un ruolo cruciale nel mantenere alta l'attenzione pubblica su queste tematiche complesse. Il futuro delle pensioni italiane dipenderà dalla capacità di coniugare sostenibilità economica con equità sociale, tutela intergenerazionale e diritti fondamentali, per assicurare dignità e sicurezza a tutti i cittadini.