Pensione minima 2025: Come e chi può aumentarla fino a 735 euro al mese – Guida dettagliata ai requisiti e alla procedura
La pensione minima nel 2025 è un assegno sociale garantito dallo Stato a chi ha maturato i requisiti contributivi ma percepisce un reddito pensionistico molto basso, garantendo così un sostegno essenziale per la sussistenza degli anziani. Questo importo viene aggiornato annualmente tenendo conto dell’inflazione e di indicatori socio-economici, con l’obiettivo di assicurare una sicurezza economica almeno minima. Per contrastare la povertà e tutelare chi è in condizioni di fragilità economica, la legge di bilancio ha introdotto per il 2025 la possibilità di aumentare la pensione minima fino a 735 euro mensili, rivolgendosi però solo a una platea selezionata tramite precisi criteri e domanda formale. L’incremento non è automatico ma dipende dal rispetto di requisiti stringenti, quali l’età minima di 70 anni e il valore dell’ISEE individuale non superiore a 9.555,65 euro annui. Quest’ultimo è fondamentale per valutare la reale condizione economica del pensionato, e va calcolato e aggiornato attentamente entro l’anno della richiesta. Il contributo mensile aggiuntivo può arrivare fino a 136,44 euro e viene riconosciuto per l’intero anno solare, con rivalutazioni annuali secondo parametri ISTAT. Per presentare domanda, è consigliabile rivolgersi a patronati o consulenti abilitati, i quali garantiscono una procedura corretta e completa. L’iter amministrativo prevede tempi di attesa medi tra 30 e 60 giorni e l’obbligo di comunicare tempestivamente variazioni reddituali per evitare revoche o sanzioni. La guida evidenzia inoltre le condizioni di cumulabilità con altre prestazioni, rispondendo ai dubbi più frequenti, e sottolinea quanto sia importante monitorare eventuali aggiornamenti normativi nel corso dell’anno.