Università italiane e tasse oltre i limiti di legge: nove atenei sotto la lente di ingrandimento
Il tema delle tasse universitarie in Italia ha recentemente svelato un problema significativo: nove atenei italiani hanno superato i limiti di legge sul prelievo massimo dalle tasse studentesche, fissato al 20% del finanziamento statale ordinario. Questa violazione ha acceso un dibattito acceso su equità, trasparenza e sostenibilità nel sistema universitario. La legge del 1997 stabilisce chiaramente tetti per evitare che gli atenei scarichino l'onere del bilancio sugli studenti, ma atenei come il Politecnico di Milano, con il 34,81% di tassazione rispetto ai fondi statali, e l'Università di Torino, coinvolta in un risarcimento record di 39 milioni di euro agli studenti, hanno violato tali norme. Sentenze amministrative come quella del Consiglio di Stato sull'Università di Pavia confermano l'obbligo di restituzione delle somme eccedenti. Di fronte a queste criticità, il Ministero dell'Università ha coinvolto la CRUI in un percorso di analisi e riforma, ponendo l'accento su controlli più stringenti, revisione dei finanziamenti pubblici e dialogo con le rappresentanze studentesche. Le conseguenze per gli studenti sono gravi: tasse più alte gravano sulle famiglie, minano l'accessibilità e la fiducia nelle istituzioni. A livello internazionale, l'Italia rischia di allontanarsi da modelli più inclusivi come quelli di Germania e Scandinavia. La strada futura dovrà coniugare sostenibilità e rispetto della legge, garantendo equità e accessibilità al diritto allo studio, attraverso un lavoro condiviso fra istituzioni, atenei e studenti.