Riforma Pensioni 2025: Sindacati e Opinione Pubblica Contro le Nuove Normative su Opzione Donna e Quota 103

Riforma Pensioni 2025: Sindacati e Opinione Pubblica Contro le Nuove Normative su Opzione Donna e Quota 103

La riforma pensioni 2025 in Italia ha suscitato un ampio dibattito e forti critiche, soprattutto a causa della mancata proroga di Opzione Donna e Quota 103. Queste misure, apprezzate per la loro flessibilità e per il sostegno alle categorie deboli come le lavoratrici con carriere discontinue o chi svolge lavori usuranti, sono state giudicate fondamentali da sindacati come la UIL. Il Segretario generale della UIL, Pierpaolo Bombardieri, ha denunciato come la riforma rappresenti un passo indietro nella tutela sociale e di genere, creando malcontento crescente tra lavoratori e pensionati, anche in virtù dell’aumento del costo della vita e delle condizioni lavorative difficili. La mancata estensione di Opzione Donna, uno strumento che permetteva alle donne di andare in pensione anticipata accettando un calcolo contributivo più penalizzante, rischia di aumentare le disparità di genere e di minare la fiducia nel sistema previdenziale. Analogamente, la sospensione di Quota 103 toglie la possibilità di un'uscita anticipata per chi aveva programmato questa soluzione, aggravando la frustrazione dei lavoratori anziani e aumentando i rischi sul posto di lavoro. Questa situazione ha portato all’annuncio di uno sciopero generale per il 28 novembre, promosso soprattutto dall’Unione Sindacale di Base, con richieste di reintroduzione delle misure cancellate e una revisione dei requisiti previdenziali per garantire equità e tutela.

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