Unione Europea, la sfida della competitività: 19 Paesi chiedono stop alla burocrazia e semplificazione normativa

L'Unione Europea sta affrontando una sfida cruciale legata alla crescita della burocrazia e al sovraccarico normativo che penalizza la competitività europea. Nel ottobre 2025, 19 Paesi membri, tra cui Italia, Francia e Germania, hanno inviato una lettera senza precedenti alla presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, chiedendo una revisione sistematica e la riduzione delle leggi obsolete o ridondanti. Tale richiesta nasce dalla necessità di smantellare un sistema normativo complesso che ostacola le imprese, soprattutto le PMI, aumentando i costi e rallentando innovazione e internazionalizzazione.

Il gruppo promotore è rappresentativo delle principali economie continentali, estendendosi anche a Paesi emergenti come Polonia e Romania, sottolineando la portata e l'urgenza condivisa di semplificare la regolamentazione UE. Proposte concrete includono la convocazione di un Consiglio UE straordinario nel 2026 per definire obiettivi chiari e tempi certi, oltre all'adozione di indicatori dell'impatto normativo. Questa iniziativa riflette un bisogno storico e crescente di conciliare protezione ambientale e sociale con una normativa più snella e competitiva, necessaria per mantenere l'Europa al passo con Stati Uniti e Asia.

Le istituzioni europee, in particolare la Commissione, hanno ora il compito di tradurre queste richieste in azioni efficaci, attraverso un dialogo rafforzato con i governi nazionali e un ripensamento radicale delle procedure legislative. L'appello univoco di governanti e imprese evidenzia che una semplificazione normativa non solo migliorerà la competitività, ma rappresenterà un segnale di modernità e efficienza, fondamentale per il futuro economico e sociale dell'UE in un contesto globale sempre più competitivo.