E-waste in Italia: Il divario preoccupante tra dispositivi elettronici acquistati e raccolta dei rifiuti

E-waste in Italia: Il divario preoccupante tra dispositivi elettronici acquistati e raccolta dei rifiuti

Il panorama dei rifiuti elettronici (e-waste) in Italia evidenzia un preoccupante divario tra i dispositivi elettronici acquistati e quelli correttamente raccolti e riciclati. Nel 2023, ogni italiano ha acquistato circa 34 kg di nuovi dispositivi elettronici, superando la media europea di 32 kg. Tuttavia, la quantità di rifiuti elettronici raccolti si attesta tra gli 8 e 9 kg pro capite e solo circa 6 kg vengono effettivamente avviati a riciclo. Questa discrepanza è un segnale di accumulo di apparecchiature obsolete e di smaltimento improprio, con impatti ambientali rilevanti, come l'inquinamento causato da metalli pesanti e sostanze tossiche.

Le cause di questa situazione in Italia sono molteplici e intrecciano fattori culturali, infrastrutturali e normativi: la scarsa informazione della popolazione sulle procedure corrette di smaltimento, la carenza di centri di raccolta soprattutto nelle aree rurali, l'insufficiente incentivo al riciclo e il mercato parallelo di riuso e smaltimento illegale aumentano il divario rispetto agli obiettivi europei. In confronto con altri Paesi europei quali Germania, Francia e Olanda, l'Italia presenta livelli di raccolta e riciclo significativamente inferiori, riflettendo una necessità urgente di rafforzare le politiche e le infrastrutture di gestione degli e-waste.

Per affrontare la sfida, è cruciale promuovere un sistema integrato che coinvolga cittadini, imprese e istituzioni. Implementare modelli di economia circolare con il riciclo, il riuso e la riparazione dei dispositivi, aumentare la sensibilizzazione ambientale e potenziare i centri di raccolta sono passi fondamentali. Inoltre, l'Italia deve accelerare l'adozione delle normative europee, intensificare i controlli contro il traffico illegale e incentivare la responsabilità estesa dei produttori. Solo attraverso un impegno condiviso si potrà trasformare l'emergenza dei rifiuti elettronici in un'opportunità di sviluppo sostenibile, garantendo un futuro più pulito e innovativo.

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