Interdizione dal Lavoro per Gravidanza: Cosa Deve Fare il Dirigente Scolastico secondo la Nota 5944/2025
La tutela delle lavoratrici madri nel contesto scolastico, malgrado il calo demografico italiano, resta una priorità imprescindibile. La Nota n. 5944 del 2025 del Ministero dell'Istruzione fornisce un importante quadro di riferimenti normativi e procedurali per i dirigenti scolastici, sottolineando il loro ruolo attivo e responsabile nella gestione delle richieste di interdizione pre e post partum. Il dirigente scolastico deve non solo accogliere le istanze, ma anche valutare congiuntamente rischi, soluzioni alternative e rispettare scrupolosamente la normativa aggiornata per salvaguardare la salute e i diritti delle lavoratrici madri, garantendo al contempo la regolarità del servizio scolastico.
La procedura definita dalla Nota 5944 prevede una valutazione individuale delle condizioni lavorative e sanitarie di ogni lavoratrice, coinvolgendo il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e il medico competente. Sono fondamentali la corretta raccolta della documentazione medica, l'eventuale riassegnazione a mansioni compatibili e, in assenza di alternative, la trasmissione tempestiva della pratica agli enti competenti per il rilascio del provvedimento di interdizione. Inoltre, il dirigente deve assicurare la tutela dei diritti delle lavoratrici, come la conservazione del posto, divieto di licenziamento e il mantenimento della retribuzione, nonché l'attenzione empatica verso le condizioni personali delle madri.
Infine, la gestione efficace dell'interdizione pre e post partum si integra in un contesto scolastico sempre più attento all'inclusione e al benessere del personale, incidendo sulla qualità dell'istruzione. Le buone pratiche suggerite comprendono informazione preventiva, collaborazione multidisciplinare, procedure chiare e flessibilità organizzativa. In un quadro italiano segnato dalla diminuzione delle nascite, il sostegno alle lavoratrici madri rappresenta un impegno cruciale per garantire un ambiente di lavoro sicuro, rispettoso e solidale, per il bene della scuola e della comunità.