1941: La Guerra del Pacifico iniziò due ore prima di Pearl Harbor
La guerra nel Pacifico viene comunemente associata all'attacco a Pearl Harbor alle ore 7:55 del 7 dicembre 1941. Tuttavia, come emerge da approfondimenti storici, il conflitto ebbe inizio realmente due ore prima con l'attacco giapponese a Kota Bharu, in Malesia. Questo sbarco militare rappresentò il primo atto di guerra della vasta offensiva giapponese che avrebbe coinvolto numerose basi alleate nel Pacifico. Il contesto geopolitico antecedente era teso: con l'Europa già dilaniata dal secondo conflitto mondiale, il Giappone espandeva le sue mire imperiali in Asia, mentre gli Stati Uniti adottavano sanzioni economiche e embargo petrolifero, esasperando le relazioni. Le crescenti tensioni economiche e strategiche portarono Tokyo a pianificare un'offensiva simultanea per assicurarsi l'accesso a risorse vitali e paralizzare i militari occidentali nella regione.
Gli eventi del 7 dicembre si svolsero in rapida successione. Dopo l'inizio dell'attacco a Kota Bharu, le forze giapponesi lanciarono alle 7:55 l'assalto a Pearl Harbor, coinvolgendo 177 aerei in un colpo a sorpresa che danneggiò gravemente la flotta statunitense e causò oltre 2.400 vittime. L'affondamento della USS Arizona divenne emblema della tragedia, segnando indelebilmente la memoria collettiva americana. Questi attacchi contemporanei miravano a neutralizzare la capacità di reazione degli Alleati, consentendo al Giappone di consolidare la propria espansione nell'Asia-Pacifico.
Le conseguenze dell'attacco furono immediate e di vasta portata: gli Stati Uniti entrarono ufficialmente in guerra, le potenze dell'Asse dichiararono guerra agli USA, e il conflitto si globalizzò ulteriormente. Il trauma di Pearl Harbor rafforzò l'unità nazionale americana e spinse a una rapida conversione industriale per lo sforzo bellico. Studi successivi hanno evidenziato errori di intelligence e sottovalutazioni che permisero la sorpresa giapponese. Inoltre, l'attacco influenzò profondamente la politica civile e geopolitica del periodo, fra cui il trattamento della popolazione nipo-americana e la ridefinizione degli assetti asiatici postbellici, segnando una svolta storica non solo militare, ma sociale e internazionale.