Crotone, ex preside arrestata: corruzione e abusi nella scuola pubblica
Nel novembre 2025, la città di Crotone è stata teatro di un grave scandalo di corruzione nella scuola pubblica, con l’arresto domiciliari di una ex dirigente scolastica accusata di peculato, concussione, corruzione e falso. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Procura, ha svelato un sistema di gestione distorta delle risorse pubbliche, in cui fondi destinati all’educazione venivano usati per spese personali come traslochi e ristrutturazioni, la nomina di amici e parenti a supplenti, la falsificazione di documenti e test pilotati. Un clima di intimidazioni interne ha ostacolato ogni opposizione, mentre imprenditori locali venivano costretti a rinunciare a crediti legittimi. Le conseguenze riguardano non solo l’amministrazione scolastica, ma anche gli studenti e l’intera comunità, minando la qualità educativa e la fiducia nelle istituzioni. Le reazioni istituzionali hanno portato a sospensioni e commissioni di verifica, evidenziando la necessità di rafforzare i controlli e promuovere la trasparenza. Questo caso si inserisce in un più ampio fenomeno di abusi nelle scuole italiane, soprattutto nelle aree più vulnerabili, che richiede strategie preventive come digitalizzazione delle procedure, formazione etica e tutela per chi segnala irregolarità. La vicenda di Crotone è un monito importante per riaffermare meritocrazia e trasparenza nel sistema educativo nazionale.