Da una scuola della paura a una scuola autorevole: le svolte nell’apprendimento secondo Barbara Urdanch

Da una scuola della paura a una scuola autorevole: le svolte nell’apprendimento secondo Barbara Urdanch

Il sistema educativo italiano sta attraversando una trasformazione profonda che mette al centro l'inclusione, il riconoscimento delle differenze individuali e il superamento di modelli autoritari basati sulla paura. Barbara Urdanch sottolinea come l'autorevolezza e la fiducia diventino elementi fondamentali per ridefinire il rapporto tra studenti, insegnanti e istituzioni, andando oltre la mera trasmissione di contenuti e promuovendo uno sviluppo individuale e sociale autentico. L'inclusione scolastica non è più solo un principio teorico, bensì una pratica quotidiana che valorizza la diversità attraverso strategie didattiche personalizzate e un ambiente democratico dove l'ascolto e la partecipazione attiva sono centrali. Urdanch sottolinea l'importanza di costruire comunità educanti in cui l'apprendimento scaturisce da una relazione vera, capace di stimolare il pensiero critico e l'iniziativa personale, e non da percorsi omologanti e standardizzati.

L'approccio punitivo tradizionale viene messo definitivamente in discussione; metodi basati sulla paura possono solo ostacolare la motivazione e il benessere psicologico degli studenti, a discapito dell'efficacia dell'apprendimento. Urdanch propone invece un modello fondato sull'autorevolezza intesa come leadership educativa coerente e complice, capace di creare un clima sereno che consenta anche il fallimento come opportunità formativa. In questo contesto, metodologie innovative quali il learning by doing, il cooperative learning e la didattica per competenze diventano strumenti essenziali per una scuola moderna che mira a valorizzare ogni studente, favorendo un equilibrio tra equità e crescita personale.

Infine, la pedagogista enfatizza il ruolo cruciale della valorizzazione degli studenti, attraverso strategie che riconoscono i talenti individuali, promuovono l'autovalutazione e il protagonismo attivo, rafforzando così la motivazione e la responsabilità. La scuola del futuro, secondo Urdanch, dovrà essere una comunità dinamica che integra relazioni umane significative, democrazia partecipativa e uso consapevole delle tecnologie. Solo abbandonando i modelli imposti basati sulla paura e abbracciando fiducia, inclusione e autorevolezza sarà possibile costruire un'educazione che risponda alle sfide attuali e prepari cittadini resilienti e creativi.

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