Uso del cellulare durante l'Esame di Stato: l’espulsione è legittima secondo il Consiglio di Stato
L’uso dei cellulari durante l’Esame di Stato italiano rappresenta una questione di grande rilevanza, essendo considerata una violazione grave che può compromettere la regolarità delle prove. Il caso oggetto di attenzione riguarda una studentessa sorpresa con un cellulare durante l’esame, espulsa dalla commissione. Le normative ministeriali vietano tassativamente il possesso e l’uso di dispositivi elettronici, prevedendo il deposito al momento dell’ingresso in aula e sanzioni severe in caso di inosservanza. Questa linea rigorosa punta a garantire parità di trattamento, trasparenza e integrità degli esami. La studentessa ha contestato la sanzione innanzi al T.A.R. e successivamente il Consiglio di Stato, che hanno confermato la legittimità dell’espulsione, sottolineando come non sia necessario dimostrare l’uso fraudolento ma basti la semplice violazione materiale. La sentenza si fonda anche su principi costituzionali di imparzialità e parità nei concorsi pubblici, consolidando un chiaro precedente giurisprudenziale. Conseguentemente, le scuole hanno intensificato le misure preventive e la sensibilizzazione verso studenti, famiglie e docenti, ribadendo una tolleranza zero verso i dispositivi elettronici in sede d’esame. Le reazioni variano tra apprezzamento per la fermezza e timori di eccessiva severità, evidenziando la necessità di bilanciare rigore e proporzionalità. Guardando al futuro, si prospetta un rafforzamento normativo con ulteriori strumenti di controllo e formazione, per tutelare l’equità e l’etica degli esami scolastici.