Intelligenza artificiale e scuola: Il futuro secondo il Nobel Demis Hassabis
Demis Hassabis, vincitore del Premio Nobel per la Chimica 2024 e fondatore di DeepMind, incarna la visione innovativa dell'intelligenza artificiale (IA) applicata all'educazione. Con la sua leadership, ha promosso l'integrazione di tecnologie IA per rendere l'apprendimento personalizzato e inclusivo, supportando sia studenti che insegnanti. DeepMind, ora parte di Google, ha sviluppato strumenti avanzati come algoritmi adattivi e analisi dati educativi per rivoluzionare le pratiche scolastiche, permettendo una didattica più efficace e mirata.
Secondo Hassabis, l'IA trasforma il ruolo dell'insegnante da semplice trasmettitore di conoscenze a tutor e guida emotiva; le attività ripetitive verranno automatizzate, liberando tempo per il mentoring e lo sviluppo di competenze trasversali. Gli assistenti digitali collaboreranno con i docenti, offrendo spiegazioni personalizzate, monitorando l'attenzione degli studenti e adattando i contenuti didattici, garantendo un'educazione su misura. Tuttavia, Hassabis sottolinea l'importanza di un equilibrio tra tecnologia e umanità, mettendo in guardia sui rischi quali la privacy, la dipendenza tecnologica e le disuguaglianze nell'accesso.
Guardando al contesto europeo e italiano, Hassabis evidenzia il potenziale dell'IA per colmare divari territoriali e invita a un'innovazione culturale che non consiste nell'importare modelli stranieri ma nell'adattarli al tessuto locale. La formazione continua dei docenti emerge come elemento cruciale, accompagnata da un'educazione critica alla tecnologia per studenti e famiglie. In conclusione, il futuro della scuola, nelle parole di Hassabis, sarà un connubio virtuoso tra insegnanti e assistenti digitali, strumenti intelligenti che valorizzano le qualità umane dell'educazione e promuovono un sistema formativo più equo, dinamico e inclusivo.