DAZN e la guerra alla pirateria: chiuso Photocall, piattaforma di streaming illegale molto usata in Italia

DAZN e la guerra alla pirateria: chiuso Photocall, piattaforma di streaming illegale molto usata in Italia

La lotta di DAZN contro la pirateria digitale si è intensificata significativamente con la chiusura della piattaforma illegale Photocall, molto utilizzata in Italia per la trasmissione non autorizzata di eventi sportivi. Photocall offriva l'accesso gratuito o a basso costo a oltre 1.000 canali televisivi, attirando enormi flussi di utenti, di cui il 6% dall'Italia, causando ingenti perdite economiche agli operatori legali. DAZN, in collaborazione con l'Alliance for Creativity and Entertainment (ACE), ha condotto l'operazione che ha portato allo spegnimento del sito e ha adottato misure severissime nei confronti degli utenti, richiedendo rimborsi di 500 euro per l'uso di servizi illegittimi, e sottolineando i rischi legali e di sicurezza connessi alla fruizione di contenuti pirata.

Photocall si affermava come una delle piattaforme più diffuse nell'ambito della pirateria sportiva, operando tramite server esteri e accessibile anche tramite box TV e app di terze parti, consentendo una diffusione massiccia, difficile da combattere. L'azione congiunta con ACE ha permesso di identificare e chiudere i nodi tecnici della rete, segnalando l'importanza della cooperazione internazionale per contrastare efficacemente fenomeni che sfuggono ai confini nazionali. La diffusione della pirateria comporta anche rischi informatici e legali per gli utenti, oltre a danneggiare il settore audiovisivo in termini di revenue e investimenti.

L'efficacia delle misure anti-pirateria dipenderà dalla capacità di combinare repressione, innovazione nei servizi legali e sensibilizzazione degli utenti. DAZN punta a migliorare qualità, prezzo e sicurezza per ridurre l'attrattività delle piattaforme illegali. In Italia, la normativa anti-pirateria si sta inasprendo, coinvolgendo blocchi tecnici, sanzioni amministrative e azioni penali, mentre la collaborazione tra broadcaster, autorità e consorzi come ACE appare essenziale per garantire la sostenibilità futura dello streaming sportivo legale e la sicurezza degli utenti.

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