USA: Sgominato Traffico Illecito di GPU NVIDIA e Supercomputer HPE verso la Cina. Quattro Arresti dopo Due Anni di Indagini
Nel novembre 2025, negli USA sono stati arrestati quattro individui, due cittadini americani e due cinesi residenti negli Stati Uniti, accusati di aver condotto per due anni un traffico illecito di hardware tecnologico avanzato. L’operazione ha riguardato GPU NVIDIA A100 e supercomputer Hewlett Packard Enterprise (HPE), esportati illegalmente verso la Cina in violazione delle restrizioni imposte dal Dipartimento del Commercio statunitense. Questi dispositivi, fondamentali per il calcolo ad alte prestazioni e l’intelligenza artificiale, sono sottoposti a severi controlli per impedire l’acquisizione di vantaggi strategici da paesi considerati sensibili. La rete criminale usava società di comodo e documentazioni false per movimentare almeno 400 GPU e vari sistemi supercomputer, per un valore complessivo di circa 3,89 milioni di dollari, riuscendo a eludere i controlli doganali attraverso spedizioni frammentate e circuiti logistici complessi.
Il contesto globale è segnato da una rivalità tecnologica intensa tra Stati Uniti e Cina, spingendo Washington a inasprire le regole sull’esportazione di tecnologie critiche gestite dal Bureau of Industry and Security (BIS). Le GPU NVIDIA A100 e i supercomputer HPE sono considerate leve strategiche per lo sviluppo tecnologico, sia civile che militare. L’operazione smaschera la vulnerabilità della catena di approvvigionamento e sottolinea l’importanza delle collaborazioni tra enti federali, dogane, forze dell’ordine e aziende produttrici per il monitoraggio e la prevenzione dei traffici illegali di hardware.
Dal punto di vista delle implicazioni, il caso evidenzia come la sicurezza nazionale sia strettamente legata al controllo delle esportazioni tecnologiche, con ripercussioni geopolitiche significative nella corsa tra USA e Cina a dominare l’innovazione digitale e militare. Le autorità americane ribadiscono l’impegno a contrastare rigorosamente tali operazioni, mentre la Cina critica le restrizioni ritenute discriminatorie, alimentando tensioni nella competizione tecnologica globale. Questo episodio rappresenta un campanello d’allarme per rafforzare la vigilanza e aggiornare le strategie di sicurezza tecnologica internazionale.