Ricostruzione 3D del naso dei Neanderthal: svelato il mito dell'adattamento al freddo
La ricostruzione tridimensionale del naso dell'Uomo di Altamura, uno dei più completi scheletri neanderthaliani, ha rivoluzionato l'approccio tradizionale riguardo l'adattamento dei Neanderthal al clima freddo. Attraverso tecniche avanzate come l'endoscopia e la modellazione virtuale 3D, sviluppate da un team di ricerca italiano e spagnolo, è stato possibile studiare la cavità nasale con un dettaglio senza precedenti, preservando l'integrità del reperto. I risultati hanno smentito la teoria secondo cui la conformazione del naso neanderthaliano rappresentasse un adattamento specifico al raffreddamento dell'aria, mostrando invece una struttura funzionale simile a quella degli umani moderni.
Questo studio pone fine a un paradigma consolidato che attribuiva al largo naso dei Neanderthal una funzione esclusivamente climatica, suggerendo invece che la variabilità morfologica esterna non corrisponda necessariamente a differenze funzionali significative. La ricerca suggerisce l'influenza di fattori genetici e della dieta piuttosto che l'adattamento ambientale diretto. Questo cambiamento di prospettiva entra in collisione con narrazioni tradizionali e invita a una visione più complessa delle strategie evolutive adottate dai Neanderthal.
Il lavoro italiano-spagnolo, pubblicato sulla prestigiosa rivista PNAS, rappresenta un punto di riferimento internazionale in paleoantropologia, sottolineando l'importanza dell'innovazione tecnologica e della collaborazione interdisciplinare. Le prospettive future della ricerca prevedono studi comparativi su altre specie arcaiche e ulteriori analisi basate su nuove tecnologie, con l'obiettivo di ampliare la comprensione del rapporto tra anatomia, ambiente ed evoluzione umana.