Obiettivo 2032: la sfida di Maritime Fusion per la prima nave a fusione nucleare al mondo

Obiettivo 2032: la sfida di Maritime Fusion per la prima nave a fusione nucleare al mondo

Il settore dell'energia ha assistito a un'accelerazione verso soluzioni sostenibili, con Maritime Fusion che propone la prima nave a fusione nucleare entro il 2032. Il progetto Yinsen mira a installare un reattore tokamak HTS da 25-70 MW su navi commerciali, rivoluzionando il trasporto marittimo. Fuel fossili e emissioni di CO₂ rappresentano una sfida ambientale ed economica che la fusione potrebbe risolvere grazie all'energia pulita e quasi inesauribile del deuterio estratto dall'acqua marina.

Maritime Fusion è nata dall'idea di trasferire la fusione nucleare dall'ambito laboratoristico alla navigazione commerciale, con un reattore compatto e sicuro per ridurre drastica-mente costi e impatto ambientale nel settore marittimo. La tecnologia tokamak HTS, centrale nel progetto, utilizza superconduttori ad alta temperatura per generare campi magnetici forti e stabili con dimensioni ridotte, sicurezza potenziata ed efficienza energetica, trovando il giusto compromesso tra performance e compattezza per l'installazione su navi.

Il progetto Yinsen ha già ottenuto finanziamenti significativi e vanta collaborazioni con istituzioni come la Columbia University per test e validazione sperimentale. Nonostante vantaggi come zero emissioni, risparmio sui costi carburante e maggiore autonomia, rimangono sfide tecniche, regolatorie e di sicurezza da superare. Il calendario prevede tappe fino al 2032, anno in cui è previsto il primo viaggio della nave a fusione, simbolo di una transizione energetica globale verso soluzioni sostenibili e a impatto ambientale radicalmente ridotto.

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