
Il Regno Unito Riduce il Tempo di Lavoro per gli Studenti Internazionali: Impatti, Novità e Prospettive per le Università
Nel maggio 2025 il Regno Unito ha annunciato una riforma significativa riguardante gli studenti internazionali, riducendo il permesso di lavoro post-laurea da due anni a 18 mesi e introducendo una nuova tassa sui redditi universitari derivanti dalle tasse degli studenti stranieri. Queste misure, parte di un documento bianco del governo, mirano a bilanciare il controllo migratorio con le esigenze del mercato del lavoro interno, ma hanno sollevato preoccupazioni circa la capacità delle università di attrarre talenti globali e finanziare la ricerca, modificando profondamente il panorama accademico britannico. Le università dovranno inoltre adeguarsi a regole più stringenti sugli standard di conformità per gli istituti sponsor e implementare sistemi più rigorosi di controllo degli studenti internazionali.
La riduzione del permesso post-laurea pone il Regno Unito in una posizione meno competitiva rispetto a paesi come Australia e Canada, che offrono opportunità lavorative più lunghe e percorsi più agevolati per la residenza permanente. L’introduzione della tassa sui redditi da studenti internazionali è vista con timore perché potrebbe ridurre i fondi disponibili per borse di studio e ricerca, influendo negativamente sulla qualità dei servizi e sull’attrattiva accademica. Queste modifiche richiederanno agli studenti una pianificazione più attenta in termini di studio e ricerca di lavoro. Inoltre, le università dovranno rafforzare i servizi di supporto e costruire maggiori partnership con il settore privato per mantenere la competitività.
In prospettiva, la riforma appare come il primo passo verso una nuova politica sull’istruzione superiore in UK, nel tentativo di controllare meglio i flussi migratori mentre si cerca di mantenere un ruolo di rilievo internazionale. Le criticità emerse richiedono un attento bilanciamento tra rigore normativo e apertura verso il talento internazionale per non compromettere la posizione globale delle università britanniche. Gli effetti concreti dipenderanno dalle misure compensative e dall’adattamento degli atenei nel prossimo futuro, determinando il successo o meno dell’accademia britannica in un contesto sempre più competitivo a livello globale.