
Assenze per malattia e terapie salvavita: esenzione dalla reperibilità per i malati oncologici nella guida INPS
La normativa italiana sulle assenze per malattia INPS disciplina il rapporto tra il lavoratore e il datore di lavoro, prevedendo l'obbligo di reperibilità durante le visite fiscali. Tuttavia, per i lavoratori affetti da patologie gravi come quelle oncologiche che richiedono terapie salvavita, la legge prevede l'esclusione dall'obbligo di reperibilità, tutelando così la dignità e la salute del lavoratore. Le terapie salvavita comprendono trattamenti indispensabili come chemioterapia e radioterapia, e l'esclusione dalla reperibilità si estende anche ai giorni successivi ai trattamenti in base agli effetti collaterali valutati dal medico curante.
I lavoratori con diagnosi oncologica godono di diritti speciali che includono la conservazione del posto di lavoro durante le assenze per malattia, la possibilità di richiedere part-time per motivi di salute, priorità nei trasferimenti motivati da cura, e accesso a permessi retribuiti in caso di disabilità grave riconosciuta. La guida INPS per i malati oncologici fornisce indicazioni operative precise su come usufruire dell'esclusione dalla reperibilità e sulle agevolazioni disponibili anche per i familiari che prestano assistenza, evidenziando la comunicazione tra lavoratore, datore di lavoro e INPS come fondamentale.
L'iter per l'esenzione dalla reperibilità richiede una certificazione dettagliata del medico specialista, da trasmettere all'INPS e al datore di lavoro. Nonostante la normativa sia chiara, persistono criticità come ritardi nelle valutazioni, differenze tra contratti e problemi di comunicazione. La nuova guida INPS rappresenta un passo verso una maggiore umanizzazione delle norme sul lavoro, garantendo la protezione della salute e del futuro lavorativo dei malati oncologici e dei loro familiari.