
Legge 150/2024: Tutte le novità per valutazione, comportamento e esami nella scuola italiana
La Legge 150/2024 introduce una riforma significativa nel sistema scolastico italiano, concentrandosi sulla valutazione degli studenti, il comportamento e le modalità di ammissione agli esami per l'anno scolastico 2024/2025. La normativa mira a garantire maggiore oggettività, trasparenza e coerenza nei processi valutativi, superando l'approccio numerico tradizionale in favore di una valutazione multimodale che integra conoscenze, competenze e atteggiamenti. Importanza centrale è data anche alle competenze trasversali, come il lavoro di gruppo e la capacità di risolvere problemi, e all'inclusione del comportamento come elemento strutturale della valutazione. Le griglie di valutazione devono essere condivise, chiare e pubblicate all'inizio dell'anno scolastico, favorendo così la trasparenza con studenti e famiglie. La legge introduce un voto di comportamento dettagliato, che incide sull'ammissione agli esami e sull'attribuzione del credito scolastico, con piani di miglioramento personalizzati e procedure di riesame in caso di contestazioni.
Per l'ammissione agli esami di Stato, la legge stabilisce nuovi criteri includendo frequenza minima, comportamento, partecipazione attiva e risultati scolastici, con la possibilità di un colloquio integrativo per casi particolari. Inoltre, il credito scolastico si assegna ora con criteri più trasparenti e condivisi dal Consiglio di Classe, includendo il comportamento e le attività extracurriculari, e può aumentare per meriti particolari o esperienze internazionali. La digitalizzazione agevola il monitoraggio trasparente delle valutazioni, coinvolgendo studenti, docenti e famiglie in modo più diretto e dinamico.
La riforma si allinea inoltre con gli standard europei, semplificando il riconoscimento delle competenze e la mobilità degli studenti nell'Unione Europea. Sebbene la riforma presenti punti di forza come trasparenza e valorizzazione delle competenze trasversali, affronta anche criticità legate alla formazione continua degli insegnanti, complessità amministrative e possibili disparità tra istituti. Le associazioni studentesche e i sindacati accolgono positivamente il cambiamento, chiedendo però tempi adeguati e uniformità applicativa. In conclusione, la Legge 150/2024 rappresenta un importante passo verso una scuola più inclusiva e moderna, ma il suo successo dipenderà dall'impegno coordinato di tutte le componenti coinvolte nel sistema educativo.