
Appalti Pubblici: ANAC Chiarisce il Divieto di Affidamento a Chi ha Partecipato alla Progettazione – Prevenire il Conflitto di Interessi nei Bandi di Gara
Nel 2025, l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha emanato un comunicato che chiarisce il divieto per chi ha partecipato alla progettazione di un'opera di partecipare anche alla sua verifica nelle procedure di appalto pubblico. Questa misura è volta a prevenire conflitti di interesse e garantire l'imparzialità e la trasparenza nei processi di gara, rafforzando così la fiducia dei cittadini nell'amministrazione pubblica. Le stazioni appaltanti devono inserire nei bandi clausole specifiche che escludono i soggetti coinvolti nella progettazione dalla verifica, adottando procedure di selezione rigorose e trasparenti.nnL'essenza della riforma si basa sul principio della terzietà, che richiede che il verificatore sia un soggetto indipendente e non coinvolto nella fase progettuale. Ciò tutela gli interessi pubblici, garantisce valutazioni oggettive e rinforza la responsabilità degli attori coinvolti, contrastando rischi di collusioni o autoreferenzialità. La norma impone inoltre alle stazioni appaltanti di gestire con attenzione la separazione dei ruoli, garantendo la trasparenza tramite l'inserimento nel bando di clausole precise e l'applicazione di verifiche preventive e periodiche.nnPer operatori, progettisti e verificatori queste disposizioni comportano un adeguamento organizzativo e procedurale, basato su autocertificazioni, aggiornamenti delle dichiarazioni di assenza di conflitti di interesse e una collaborazione stretta con gli enti appaltanti. Le sanzioni per il mancato rispetto delle norme includono la nullità delle procedure, multe e esclusioni future dai bandi. La nuova normativa, supportata da regole più articolate e strumenti di controllo, rappresenta un passo decisivo verso un sistema pubblico più trasparente, efficiente e fedele ai principi di imparzialità, promuovendo la qualità e la sostenibilità degli appalti pubblici in Italia.